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lunedì 6 ottobre 2014

Piedi tra fobia e feticcio

 
Piedi tra fobia e feticcio
Cosa vi suscitano i piedi?
Sono sicura che questa domanda potrebbe avere numerosissime risposte e molto differenti tra loro...
 
Mentre una buona percentuale direbbe che i piedi sono seducenti, delicati o simpatici,  ci sarebbe anche chi li considererebbe “schifosi, disgustosi, antipatici”. 

Una ricerca di Enrico Finzi, presidente di Astra Ricerche, presentata su ADNKRONOS SALUTE descrive un'indagine sugli italiani e i piedi.

“E' il 16% della popolazione a esternare sentimenti negativi sui piedi.
Sulla base delle oltre 1000 interviste telefoniche a un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 79 anni, si può anche tracciare una mappa della 'podofobia'.
“Possiamo dire che i giudizi più estremi - spiega Finzi - arrivano dall'Italia ignorante e povera. Ma c'è un dato sorprendente: fra i disgustati ci sono anche i ragazzi di 18-24 anni. Gli stessi che contemporaneamente risultano essere più attenti all'igiene, alla salute e alla bellezza.
Fra loro c'è anche una minoranza che denuncia vero e proprio schifo nei confronti dei piedi”.

Volendo stilare una classifica delle regioni per sottolineare la profonda frattura che divide l'Italia, spiega ancora Finzi, si potrebbe dire che “le 'podofobe' per eccellenza sono Campania, Basilicata e Calabria. Contro le 'podofile' Triveneto, Emilia Romagna e Toscana”. E' come se esistessero due 'ideal tipi' perfettamente opposti: “La maniaca dei piedi, attenta a ogni minimo dettaglio e innamorata delle estremità del suo partner - dice Finzi - è l'impiegata padovana trentenne e senza figli. Una donna che non andrebbe mai d'accordo con il disoccupato calabrese che, anche solo vedendo un tallone, scapperebbe a gambe levate”.
Anche le casalinghe, ricorda infine il sociologo, esprimono nei confronti dei piedi un favore sopra la media, mentre “i commercianti sono la categoria più ostile”.

Ma da cosa deriva la fobia del piede?
In genere le fobie esprimono una difficoltà dell'Io che utilizza un oggetto o una situazione solo come veicolo attraverso cui esprimere il disagio. Ciò significa che il fobico manifesta i propri disagi "interni" spostandoli su oggetti o situazioni esterne nel tentativo di controllarli attraverso l'evitamento o altri meccanismi. In tal modo si ha la possibilità di "razionalizzare" un disagio che altrimenti rimarrebbe a livello inconscio e che potrebbe poi manifestarsi attraverso altri canali.

Ed il feticismo del piede?
Alfred Binet, psicologo francese, fu il primo ad usare il termine feticismo e a distinguerlo tra “piccolo” e “grande” considerando quest’ultimo patologico quando “l’adorazione del dettaglio diventa preponderate e sacrifica il rapporto all’altro nella sua totalità”.
Poi intervenne Freud con l’interpretazione che il feticismo del piede fosse la  proiezione di un fallo femminile “primitivamente postulato e dolorosamente rimpianto”  o che la pulsione di guardare, originariamente diretta sul genitale, cominciando dal basso è stata fermata per strada dal divieto e dalla rimozione e ha preso come feticcio il piede o la scarpa.

Camilla Stipa, psicoterapeuta gestaltista e designer di scarpe, parlando di piedi, osserva:
“Si tratta di una parte del corpo complessa e ricca di dettagli: le dita, la forma, lo spessore della pelle, le unghie, la grazia dell’insieme o la disarmonia, l’odore.
Insomma è il vaso che dà importanza al resto della figura: pensiamo ad una bellissimo vestito portato con brutte ciabatte oppure ad un pigiama informe calzato con dei tacchi a spillo rossi. Sul piede si può investire in cura e bellezza: farlo oppure no racconta di noi e del rapporto con una parte solitamente nascosta.
La sua gestualità poi comunica: mosso nervosamente, dondolato seducente, strofinato con intenzione sessuale. Sui piedi poggiamo e camminiamo e, come lo facciamo, indica stati d’ansia, paure, sicurezze”.
Insomma, guardare laggiù, dice Stipa: “è entrare immediatamente in una relazione intima con l’altra persona con il conseguente carico emotivo che comporta”.

Sembra solo un piede, ma dentro c’è tutto un mondo.

 

Fonte: www1.adnkronos.com ,
Foto: www.cosecuriose.net

4 commenti:

  1. I piedi sono lo schifo totale

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  2. Il titolo la dice MOLTO lunga... "tra FOBIA e FETICCIO". In ENTRAMBI i casi, si tratta palesemente di dinamiche OSSESSIVO-COMPULSIVE, ma se nel primo si tratta solitamente di un DOC DA CONTAMINAZIONE/PULIZIA, nel secondo vi è invece un'attitudine tipica del DOC DI CONTROLLO: il focalizzare la propria attenzione ESCLUSIVAMENTE sui piedi (quindi su QUALCOSA) è SEMPRE indice di compulsione... al contrario, nell'apprezzare ANCHE i piedi della propria compagna, anche sudati, vi è una FORTISSIMA componente di INTIMITA' (quando si ama QUALCUNO, si ama incondizionatamente).

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  3. Fin da piccolo mi piaceva molto giocare con i miei piedi poi da adulto ho avuto un po'di piedi femminili per amore insomma se sono tenuti bene sono intrigante

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